Tenutasi a Pola la tribuna pubblica sui rifiuti e l'inquinamento ambientale con relatori rinomati esperti

Foto
Ieri, presso il Coworking Center di Pola, si è tenuto un forum pubblico dal titolo "Dietro i contenitori - la verità sui rifiuti a Pola e in Istria: sottosuolo, prati e acqua", che ha riunito un gran numero di cittadini interessati al problema dei rifiuti e al suo reale impatto sull'ambiente. La tribuna è stata organizzata dalla Città di Pula-Pola e dalla municipalizzata Pula Herculanea con l'obiettivo di incoraggiare un dialogo aperto informando su questo importante argomento.
L'enfasi è stata posta sulle conseguenze dello smaltimento improprio dei rifiuti in aree naturali spesso nascoste alla vista del pubblico: sottosuolo, prati, fiumi e mare. Dal punto di vista delle esperienze personali dei partecipanti e attraverso esempi concreti tratti dal campo, è stata illustrata la complessità del problema, che va oltre ciò che si può vedere in idilliache fotografie del paesaggio.
Il discorso introduttivo è stato tenuto dallo speleologo e attivista di lunga data per la tutela del sottosuolo, Andrea Deklić, che ha mostrato ai partecipanti fotografie di fosse piene di vari tipi di rifiuti, dai materiali da costruzione ai rifiuti domestici. Ha spiegato che i rifiuti scaricati in natura non rimangono in un unico luogo e non scompaiono nell'oscurità, ma si diffondono ulteriormente attraverso i corsi d'acqua sotterranei.
"Ciò che gettiamo in natura non scompare, ma si diffonde attraverso la rete idrica sotterranea fino ai pozzi e, infine, finisce in mare", ha sottolineato Deklić ricordando la particolare sensibilità del sottosuolo carsico istriano.
L'educatore e astronomo Korado Korlević ha parlato della scomparsa dei prati e delle conseguenze che tali processi hanno sulla biodiversità, in particolare sulle farfalle e altri impollinatori. Il subacqueo di Pola e vincitore del Nastro Azzurro Vjesnik, Branislav Danevski, ha presentato lo stato del mondo sottomarino e le esperienze sul campo, facendo riferimento ai risultati di numerose campagne di pulizia del mare.
Come ospite aggiuntivo, anche l'esperto pescatore e ristoratore Danilo Skoko ha preso parte alla tavola rotonda, parlando delle sfide quotidiane della pesca e rispondendo alle frequenti accuse secondo cui i pescatori sarebbero tra i principali inquinatori del mare.
"La maggior parte dei rifiuti in mare proviene dalla terraferma. I pescatori vivono del mare e non hanno alcun interesse a distruggerlo. Spesso recuperiamo dal mare rifiuti che non sono stati depositati lì", ha affermato Skoko.
Le esperienze e le prospettive presentate dai relatori sono davvero sorprendenti e diversificate, ma nonostante ciò, concordano nella conclusione che la natura sta affrontando gravi sfide. Di conseguenza, soluzioni a lungo termine sono possibili solo attraverso un'educazione sistematica, soprattutto dei giovani, e il rafforzamento della responsabilità personale e sociale.
In conclusione si è svolto un dibattito aperto con i cittadini, con il messaggio degli organizzatori che il problema dei rifiuti va oltre i contenitori e richiede una maggiore consapevolezza, dialogo e responsabilità condivisa.



