Commemorazione della Giornata del ricordo delle vittime della Guerra per la Patria e Giornata del ricordo del sacrificio di Vukovar e Škabrnja

Commemorazione della Giornata del ricordo delle vittime della Guerra per la Patria e Giornata del ricordo del sacrificio di Vukovar e Škabrnja
Oggi a Pola, in occasione della Giornata del ricordo delle vittime della Guerra per la Patria e Giornata del ricordo del sacrificio di Vukovar e Škabrnja, sono state deposte corone di fiori presso la Croce Centrale del Cimitero cittadino di Pola e presso il Monumento ai difensori Croati caduti nella Guerra per la patria nel Parco Francesco Giuseppe I.
Le corone sono state deposte a nome della Città di Pula-Pola dal Presidente del Consiglio municipale Valter Boljunčić, dal vicesindaco Siniša Gordić e dalla consigliera municipale Lorena Boljunčić, a nome della Regione Istriana dal Presidente Boris Miletić con la vicesindaca Gordana Antić e l’assessore dell'Ufficio del Presidente Ivan Glušac. Le corene hanno deposo anche i rappresentanti del Coordinamento delle associazioni della Guerra per la Patria di Pola, dell'Associazione HVIDRA, delle associazioni dei veterani, della polizia, dell'esercito, della Marina Militare Croata e dell'Associazione dei combattenti antifascisti. Alla deposizione delle corone hanno partecipato anche i deputati Dušica Radojčić e Dalibor Paus.
Un minuto di silenzio è stato osservato al Cimitero cittadino e al Parco Francesco Giuseppe I in onore di tutti coloro che hanno dato la vita per una Croazia indipendente e libera, e la benedizione è stata impartita dal Reverendo Milan Mužina.
La difesa di Vukovar è stata abbattuta il 18 novembre 1991, dopo 87 giorni di assedio e bombardamenti continui. 1.624 difensori e civili furono uccisi nei combattimenti e nei bombardamenti, e oltre 2.500 rimasero feriti. Dopo la caduta della città, circa 5.000 difensori catturati furono condotti in prigioni e "centri di raccolta" in Serbia, e circa 22.000 persone furono cacciate dalla città. Circa 200 feriti, personale medico e difensori di età compresa tra 16 e 72 anni furono trasferiti dall'ospedale di Vukovar a Ovčara e lì fucilati. Lo stesso giorno della caduta di Vukovar, il 18 novembre 1991, a Škabrnja, una città dalmata vicino a Zara, venne sparsa di sangue. Le schiaccianti forze della JNA e delle unità paramilitari serbe commisero un crimine terribile, uccidendo 86 civili e difensori in poche ore.



