Deposizione delle corone in occasione del 34° anniversario della fondazione della 119ª Brigata dell'Esercito croato a Pola

Deposizione di corone in occasione del 34° anniversario della fondazione della 119ª Brigata dell'esercito croato a Pola
In occasione del 34° anniversario della fondazione della 119ª Brigata dell'Esercito croato a Pola, sabato 6 settembre, si è tenuta la tradizionale cerimonia della deposizione di corone presso il Cimitero cittadino, nei pressi della Croce centrale, e nel Parco Francesco Giuseppe I, nei pressi del Monumento ai caduti difensori croati.
A nome del Ministro della Difesa Ivan Anušić, la corona è stata deposta dall'inviato del Ministro Aleš Krajnc, Capo del dipartimento regionale per gli affari della difesa di Pisino, dai rappresentanti del Ministero dell'Interno, per la 119ª Brigata Roberto Fabris, Davor Gregorović, Mauro Ukušić e Marijan Kaurić, dal presidente della Regione Istriana Boris Miletić e dalla vicepresidente Gordana Antić, la corona della Città di Pula-Pola è stata deposta dal Presidente del Consiglio municipale Valter Boljunčić e dal Sindaco Peđa Grbin. Alla celebrazione hanno partecipato anche rappresentanti delle associazioni nate durante la Guerra patria e delle associazioni di combattenti antifascisti.
Boris Miletić si è rivolto ai presenti membri della 119ª Brigata:
"Sottolineo sempre che l'Istria, pur non essendo stata direttamente colpita dalla devastazione della guerra, ha dato un grande contributo alla Guerra patria, che è stata una guerra di difesa e che si è conclusa con la preservazione dei nostri confini e grazie alla quale oggi viviamo in una Croazia libera.
Sono inoltre particolarmente lieto che nove anni fa, in occasione del 25° anniversario, l'Assemblea della Regione Istriana abbia deciso all'unanimità di conferire lo Stemma della Regione Istriana alla 119ª Brigata, in segno di gratitudine e orgoglio per i nostri difensori.
Purtroppo, anche i membri della 119ª Brigata hanno avuto i loro caduti e feriti, ed è proprio per questo che è nostro dovere commemorare questi importanti anniversari in modo speciale e trasmettere il ricordo alle nuove generazioni", ha concluso Miletić.
A nome della Città di Pula-Pola ai presenti si è rivoltao il sindaco Peđa Grbin:
"C'è un brano del canto cerimoniale istriano che descrive bene ciò che accadde 34 anni fa a Pola, in Istria, e cioè: “sve se diže što je naše” "tutto ciò che è nostro si leva in piedi". E tutto ciò che è nostro si leva in piedi per difendere la nostra patria entro i confini per i quali 80 anni molti perirono. Grazie a tutti coloro che, come membri della 119ª Brigata e di numerose altre unità della zona di Pola e della Contea Istriana, hanno aiutato la Croazia a rimanere libera, a mantenerla entro i suoi confini, entro ciò che è nostro", ha detto il sindaco Grbin, invitando i presenti a un minuto di silenzio per onorare tutti i difensori e tutti coloro che morirono durante la Guerra patria, in particolare i membri della 119ª Brigata.
"Forti emozioni e immensa tristezza si sentono qui oggi per i giovani caduti, il tenente ufficiale diciannovenne Tomislav Brstil e il tenente ventiseienne Nenad Kalčić, che hanno donato la loro giovinezza, le loro speranze, il loro coraggio e la loro determinazione al loro popolo e alla loro patria. Oltre ai due caduti sul campo di battaglia della Lika, sopra la baia di Smolčić e a Ramljani, conserviamo l'eterna memoria del maggiore Marijan Vinković e del tenente ufficiale Dušan Bulešić, caduti durante lo sminamento dell'aeroporto di Pola, del sergente Slavko Cindrić, morto a Vinež, e dei soldati Bajro Draginović, morto a Babina Greda, e Damir Meaški, morto a Kažela.
Il messaggio principale in questo luogo oggi è che la nostra esperienza incoraggi e sia uno stimolo a continuare a fare tanto bene nella vita insieme e, in definitiva, a essere orgogliosi della nostra recente storia croata, di essere consapevoli di tutte le sfide che il presente ci pone e di avere fiducia in un futuro migliore, incoraggiati da ciò che abbiamo fatto insieme nei giorni più difficili della Guerra patria", ha affermato il vicepresidente dell'associazione dei veterani "Club 119a Brigata HV", il generale di brigata HV Davor Gregorović, dopo aver deposto le corone di fiori al Monumento ai difensori croati caduti nella Guerra Patria.
Gregorović ha ricordato il percorso di guerra della 119a Brigata e ha aggiunto che conservano la memoria dei 7 caduti, dei 38 feriti e dei 30 malati membri dell'unità.
"Questo è il nostro obbligo permanente e un atto di civiltà senza il quale metteremmo seriamente in pericolo la nostra identità, la nostra tradizione, i valori della patria e il percorso di guerra della 119a Brigata HV dell'Istria", ha concluso Gregorović.
La famosa 119a Brigata dell'Esercito croato è stata fondata il 7 settembre 1991 e uno dei suoi compiti principali era preservare la pace. I membri della brigata nella Guerra patria operarono principalmente sul fronte della Lika e nell'operazione militare-poliziesca "Tempesta".
Con un minuto di silenzio, i presenti hanno reso omaggio ai difensori croati caduti e a tutti coloro che hanno dato la vita per la libertà e l'indipendenza della Croazia.
Don Ivo Borić ha impartito una benedizione durante la cerimonia di deposizione delle corone di fiori.