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07/07/2025

Dall'Arsenale di Venezia a Lussinpiccolo via Pola si è svolta la prima regata internazionale dell'Adriatico

Nel silenzio e al chiaro di luna della notte di giovedì 3 luglio, alle ore 23:00, la Bandiera della Flotta ha salpato dall'antico Arsenale di Venezia, dando il via alla prima Regata internazionale dell'Adriatico, un percorso a vela di 114 miglia nautiche (72 miglia da Venezia a Pola, poi 42 miglia da Pola a Lussinpiccolo). Già all'inaugurazione, l'evento ha riscosso un successo eccezionale grazie all'entusiasmo e allo spirito di collaborazione tra le nazioni, nonché al numero di partecipanti (14 imbarcazioni, 100 partecipanti), che indossavano originali cappellini con luci a LED.

La rotta che attraversava l'Adriatico è arrivata a Pola nelle prime ore del mattino – la prima imbarcazione a vela Fly 5 proveniente da Cherso, con skipper Ferd o Matulja, ha attraccato alle 12:52 – e l'arrivo è previsto per sabato 5 luglio a Lussinpiccolo. Il percorso è sportivo, culturale e simbolico. Le vele, spinte dal vento estivo, sfoggiano con orgoglio i colori di Italia, Croazia, Slovenia, Polonia, Paesi Bassi e Germania: nazioni unite dal mare, dalla passione per la vela e da un comune desiderio di cooperazione.

“Un sogno che naviga” – hanno commentato i coordinatori dell'evento Mirko Sguairo (Yachting Club Venezia) e Vittorio Baroni (Europa Adriatica Nordest) – “siamo partiti da un'idea semplice: radunare le vele dell'Adriatico e trasformarle in un'occasione di incontro tra culture. Vederle oggi riunite e colorare il mare di fronte alla Luna Mo.S.E. è difficile da descrivere con le emozioni”.

Dopo un ricco rinfresco per gli equipaggi, le imbarcazioni si sono allineate e, accompagnate dalla Guardia Costiera, hanno preso il largo verso il traguardo. Un forte messaggio di sicurezza e di cooperazione istituzionale. È stata inoltre lanciata la prima iniziativa socio-culturale “muda”, curata da Giovanni Alliata di Montereale (Fondazione Archivio Giorgio Cini, Rotary Club Venezia, AIL, Bottega Cini).

Tra i partecipanti c'erano molti giovani: "Questa è la mia prima regata notturna internazionale" - racconta con entusiasmo un concorrente - "Non conoscevo nessuno, ma dopo poche ore in barca mi è sembrato di essere amici da tempo. Qui non importa che lingua parli, l'unica cosa che conta è il vento".

Anche i velisti più esperti non hanno potuto nascondere l'entusiasmo: "Navigo da una vita, ma salpare dall'Arsenale di Venezia con una flotta internazionale verso Pola e Lussinpiccolo... è un ritorno alle origini. Un ponte tra passato e futuro. Stasera era bellissimo. La luna ci seguiva" - ha commentato un concorrente di Pola (che si è classificato terzo).

Questa iniziativa non è solo sportiva: si parla di una seconda edizione, con l'intenzione di includere ancora più Paesi e città costiere. Sarà presentato a Trieste il 12 ottobre, nell'ambito della Barcolana, grazie all'ANVGD nazionale, che, insieme a Giovanni Alliata di Montereale (Fondazione Archivio Giorgio Cini, Rotary Club Venezia, AIL, Bottega Cini), ha organizzato per la prima volta l'iniziativa socio-culturale "mud um".

"La regata è un messaggio di pace e cooperazione tra i popoli", ha sottolineato l'Assessore Massimiliano De Martin del Comune di Venezia, presente alla partenza. "La vela non è solo una sfida al vento, ma è anche la metafora perfetta della libertà e di un orizzonte comune. A tutti gli equipaggi, buon vento".